Cartilagini e prevenzione
Prevenirne l’usura
La prevenzione dell’usura delle nostre articolazioni e’ estremamente importante, sia per chi pratica od ha praticato sport, che per le persone impegnate in attivita’ lavorative pesanti, ma anche per il professionista o l’ impiegato costretto a stare molte ore seduto in macchina, in ufficio con le ginocchia flesse, oppure il soggetto soprappeso che sovraccarica le articolazioni anche nel compiere attivita’ comuni come salire e scendere le scale.
Oggi la cura dei processi degenerativi articolari sta assumendo proporzioni impensabili pochi decenni orsono, infatti l’ allungamento della vita media, la diffusione dello sport e purtroppo trattamenti medici non appropriati attuati negli anni scorsi (es. asportazione dei menischi) ci fanno assistere ad un aumento delle condropatie e dell’artrosi in soggetti anche relativamente giovani. Molti degli sportivi professionisti (es. calciatori) che vedevamo sulle copertine dei giornali 30 anni fa lamentano oggi importanti problemi artrosici che in alcuni casi hanno reso necessaria l’applicazione di protesi in eta’ relativamente giovane!
Con l’avvento dell’ artroscopia sono migliorate le nostre capacita’ diagnostiche e terapeutiche ed ora si cerca di effettuare interventi piu’ anatomici e meno aggressivi, ad esempio parlando di ginocchio si cerca di risparmiare le strutture meniscali che hanno un ruolo essenziale nella meccanica articolare del ginocchio; i menischi agiscono come ammortizzatori riducendo il carico cui sono sottoposte le superfici articolari assorbendo circa il 50% del carico in estensione e l’80% quando il ginocchio è a 90° di flessione, inoltre diminuiscono gli attriti ed aumentano la stabilità del ginocchio sia migliorando la congruità articolare sia agendo come strutture propriocettive.
La loro rimozione conduce a progressive alterazioni degenerative, una meniscectomia totale riduce infatti la superficie di contatto di circa il 50% ed amplifica la deformazione complessiva della cartilagine articolare sull’osso subcondrale in posizione ortostatica.
Anche l’anca e la caviglia sono articolazioni sottoposte a notevole stress nella pratica del motocross e devono essere trattate con estrema cura onde evitare l’usura della cartilagine.
La cartilagine è un tessuto nobile ricopre le nostra ossa a livello delle giunture e consente lo scorrimento delle articolazioni; i condrociti sono le cellule che la costituiscono, hanno limitate capacità rigenerative e dopo una lesione traumatica vanno incontro ad alterazioni degenerative che possono essere irreversibili. Le lesioni più superficiali tendono a progredire verso la degenerazione, quelle che penetrano l’osso sub condrale guariscono attraverso la formazione di un tessuto fibrocartilagineo o simil-cartilagineo.
Il tessuto di guarigione però differisce dalla normale cartilagine ialina sia biochimicamente che biomeccanicamente e può facilmente andare incontro a successiva degenerazione. Ogni lesione a carico della cartilagine articolare, ed in speciale modo nel ginocchio,nella caviglia e nell’anca viene considerata come l’inizio di una malattia cronica degenerativa con poche possibilità di cura, a causa della scarsa capacità rigenerativa di questo tipo di cellule. La persona comincia quindi un percorso lento ma inesorabile che lo porterà ad una progressiva limitazione funzionale dell’arto, fino ad arrivare all’applicazione di una protesi. L’importante e’ quindi prevenire l’instaurarsi del danno cartilagineo e curare tempestivamente ogni lesione anche se minima ed asintomatica e mai trascurare i primi sintomi di dolore articolare.
Alcune regole per prevenire l’usura delle cartilagini
In primo luogo il nostro compito e’ l’educazione del paziente consigliando semplici accorgimenti da adottare nelle comuni attivita’ ed alcune norme comportamentali e dietetiche nella vita di tutti i giorni.
Spesso consigliamo programmi di terapie fisiche e ginnastica con mobilizzazione e rinforzo muscolare; tali semplici attenzioni associate alla diminuzione del peso corporeo possono efficacemente contribuire alla riduzione della sintomatologia dolorosa e all’allungamento della “vita articolare”.
Ginnastica posturale, allenamento in scarico (idrochinesi terapia) cosi’ come l’adozione di solette plantari e/o ginocchiere possono essere utili per modificare lo stress articolare diminuendo l’ usura delle cartilagini infatti sono disponibili particolari ginocchiere che possono essere indossate sia durante lo sport che nelle comuni attivita’ (unloading braces) che diminuiscono il carico articolare nella parte soggetta ad usura ad esempio nel ginocchio varo-valgo.
Movimento, esercizio fisico e controllo del peso corporeo sono il sistema piu’ semplice ed alla portata di ognuno per limitare il rischio dell’artrosi, e’ fondamentale esercitare l’articolazione almeno una volta al giorno privilegiando attivita’ con limitato carico (bicicletta, nuoto, esercizi in palestra).
Pochi minuti sono sufficienti a mantenere un buon tono muscolare,la mobilita’ e flessibilita’ articolare; l’esercizio non deve procurare dolore o tumefazione articolare ed e’ necessaria una guida esperta onde evitare attivita’ sbagliate o sovraccarichi; anche la posizione in cui si dorme (evitare di stare molte ore rannicchiati) e 5 minuti di stretching al risveglio aiuteranno ad affrontare meglio il nuovo giorno.
Le terapie
La terapia farmacologia con antinfiammatori non dovrebbe essere utilizzata con la disinvoltura con cui spesso e’ impiegata, ciononostante riveste un ruolo fondamentale nel controllo del dolore nelle fasi iperacute: i farmaci antinfiammatori infatti diminuiscono la sintesi delle prostaglandine e riducono di conseguenza il dolore, dovrebbero essere assunti in modo intermittente poiche’ un loro impiego per periodi prolungati puo’ provocare effetti collaterali importanti.
Il cortisone soprattutto se iniettato a livello intrarticolare e’ un farmaco da utilizzarsi con cautela.
Medicinali alternativi quali l’ assunzione di prodotti a base di condroitin-solfato e glucosamina possono essere utilizzati anche per lunghi periodi essendo privi di effetti collaterali di rilievo e mostrano un benefico effetto sulla cartilagine articolare.
Le elettrostimolazioni (Tens) offrono sovente un temporaneo beneficio in assenza di effetti collaterali; anche l’agopuntura e’ un trattamento impiegato nel trattamento del dolore e dovrebbe essere indagato piu’ a fondo per dimostrare il meccanismo di azione ed il corretto utilizzo.
Recentemente sono stati dimostrati gli effetti benefici derivanti dall’applicazione di campi magnetici elettropulsati IGEA I-ONE.
Una nuova strategia per la cura delle condropatie e prevenzione dell’ artrosi e’ la somministrazione di acido ialuronico, la cosiddetta “ viscosupplementazione” che si pratica mediante infiltrazioni intra-articolari con acido ialuronico ad elevato peso molecolare; tale terapia si e’ rilevata estremamente utile sia per diminuire il dolore e la tumefazione articolare che per favorire i processi riparativi nelle lesioni di modesto grado.
La cartilagine e’ infatti costituita dai proteoglicani che vengono precocemente danneggiati dal processo artrosico e l’acido ialuronico e’ un componente del liquido sinoviale e gioca un ruolo fondamentale nella lubrificazione articolare, e’ stato dimostrato che il suo livello diminuisce nel processo artrosico.
Oggi pero’ l’ approccio biologico alle lesioni cartilaginee e’ l’argomento di maggiore interesse e rappresenta una affascinante sfida per il Bio-ortopedico!
Il bio-ortopedico cerca di sfruttare la capacità di auto guarigione del nostro organismo rendendole accessibili a tutti, ad esempio la terapia con il plasma arricchito in piastrine rispecchia a pieno questi presupposti e le sue potenzialità sono testimoniate anche dallo stanziamento di 30 milioni di dollari deciso dal presidente americano Barack Obama a favore di questo settore della ricerca”.
Il trattamento infiltrativo con Plasma Ricco in Piastrine (P.R.P.) e’ una promettente opzione terapeutica per la cura e la prevenzione delle lesioni degenerative cartilaginee del ginocchio e diversi studi pubblicati su riviste internazionali hanno dimostrato la validita’ di questo rivoluzionario e semplice trattamento.
Nei casi piu’ gravi o quando una lesione sia stata trascurata sara’ necessario ricorrere all’ intervento chirurgico oggi reso piu’ semplice dalle tecniche artroscopiche e micro invasive.
L’intervento puo’ consistere in tecniche “riparative” ovvero nella semplice “levigatura” della cartilagine residua chiamata condroplastica in cui mediante un’apposita fresa vengono regolarizzati i margini della lesione asportando la cartilagine danneggiata oppure nelle cosiddette microfratture che consistono nel praticare piccole microfratture nell’osso subcondrale in modo da creare una superficie ruvida che faciliti l’adesione del coagulo ed introdurre cellule mesenchimali, allo scopo di facilitare il rilascio di fattori ormonali (growth-factors).
Passando a tecniche piu’ evolute le cosiddette “rigenerative”, la piu’ classica e’ il trapianto di condrociti: in questo caso si fanno crescere le cellule del paziente in laboratorio per riapplicarle nella sede di lesione. Oggi pero’ l’ingegneria tissutale e l’impiego delle cellule mesenchimali e cellule staminali adulte permette di ricostruire la cartilagine articolare, associando le cellule indifferenziate a biomateriali che forniscono il supporto idoneo alla loro crescita.
In conclusione:
l’artrosi colpisce tutti i vertebrati ed e’ di comune riscontro anche negli animali, e’ la malattia cronica oggi piu’ frequente, basti pensare che segni di artrosi posson o essere riscontrati in circa un terzo delle persone sotto ai 30 anni mentre colpisce quasi la totalita’ delle persone sopra i 60 anni.
Circa il 50% delle persone affette da artrosi lamenta disturbi tali da ostacolare il normale svolgimento delle comuni attivita’ lavorative e di svago e rappresenta un enorme costo sociale costringendo milioni di persone a consultare il proprio medico ed assumere farmaci antinfiammatori.
Oggi la prevenzione e la cura di tali affezioni tramite metodiche relativamente semplici ed utilizzabili in milioni di persone potrebbero cambiare la qualita’ di vita e consentire il recupero della funzione articolare: questa e’ la nostra missione ed e’ per questo che abbiamo introdotto il concetto della “Bio ortopedia”.
La prevenzione dell’usura delle nostre articolazioni e’ estremamente importante, sia per chi pratica od ha praticato sport, che per le persone impegnate in attivita’ lavorative pesanti, ma anche per il professionista o l’ impiegato costretto a stare molte ore seduto in macchina, in ufficio con le ginocchia flesse, oppure il soggetto soprappeso che sovraccarica le articolazioni anche nel compiere attivita’ comuni come salire e scendere le scale.